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Il Coro Giovanile rappresenta l’ideale continuazione del lavoro didattico svolto con il Coro di Voci Bianche: un gruppo che ha alle spalle una solida formazione ed esperienza corale già provata da un costante impegno.

Composto esclusivamente da ragazze di età compresa tra i 15 e i 23 anni e che provengono dall’esperienza del Coro di Voci Bianche, rappresenta l’ideale continuazione del lavoro didattico-artistico svolto negli anni precedenti, caratterizzato da solide basi di conoscenza e di familiarità con il linguaggio musicale, acquisite attraverso l’utilizzo del metodo”Cantar leggendo” del Maestro Roberto Goitre.

Le ragazze del giovanile, con alle spalle una solida formazione ed esperienza corale maturata nel tempo e provata da un costante impegno, si dedicano allo studio di un repertorio molto vasto, che spazia dalla musica rinascimentale alle composizioni di autori contemporanei.
Questa formazione partecipa a frequenti scambi con cori nazionali ed esteri, inoltre prende parte a diverse rassegne e concorsi. Nel maggio 1998, ha vinto il primo premio “Summa cum laude”, al Concorso Internazionale di Neerpelt in Belgio.

La derivazione omogenea conferisce al gruppo una notevole possibilità di affiatamento che, grazie allo studio e alle prove costanti, consente di arrivare a risultati brillanti.

Il coro giovanile, come ogni realtà sociale, è una sorta di “piccola comunità” in cui si scambiano opinioni e parole, e specialmente si condivide qualcosa di più personale, la propria voce. La cosa più bella è lo stare insieme, il canto infatti può essere un mezzo di socializzazione e di aggregazione, un momento di crescita e di confronto. Cantare in coro significa saper stare in armonia con altre persone e, come in una piccola famiglia, la continuità e l’interesse mantengono vivo lo spirito che ne alimenta le basi: il provare con assiduità porta a grandi soddisfazioni e ogni singola componente è importante e indispensabile per far funzionare il meccanismo. A volte è un po’ difficile riuscire a mantenere un impegno costante perché il gruppo, formato da ragazze di età così diverse, a cavallo tra scuole superiori, università, lavoro e impegni di altro genere, deve cercare di rispettare le esigenze di tutte le coriste che cercano di essere presenti alla prova del giovedì sera, ritenendola un momento irrinunciabile.

Cantare, per le ragazze del Farnesiano, è soprattutto un piacere e un divertimento, che inizia già nell’incontrarsi prima della prova, (e ogni tanto anche durante, per la gioia del Maestro), quando si chiacchiera, ci si racconta della settimana e poi si incomincia a scaldare la voce con i vocalizzi. E gli autentici rapporti di amicizia instaurati, continuano poi al di fuori del momento prettamente musicale.

Platone disse che, come la ginnastica serviva ad irrobustire il corpo, così la musica doveva servire ad arricchire l’animo, ritenendola una funzione educativa come la matematica. Così il coro giovanile, realtà fresca e dinamica, è testimonianza di come la musica abbia davvero un’importante valenza formativa.